In una frazione rurale della pianura agricola forlivese nasce un insediamento residenziale sperimentale per 18 nuclei di abitanti su principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica: organizzazione sul modello sociale del co-housing; progettazione partecipata; uso di tecnologie a secco e impianti a energie rinnovabili; stretti rapporti con gli abitanti del quartiere grazie a spazi comuni all’aperto e al chiuso e a un efficace sistema di verde e di percorsi ciclopedonali diffusi; impiego di autocostruzione; proprietà indivisa appartenente alla cooperativa; ammissione per fasce di reddito.
Si tratta di un piano di iniziativa privata collettiva unico nel suo genere: per ottenere alloggi di qualità a prezzi calmierati, la proprietà converge assieme agli acquirenti delle case in una cooperativa di abitanti, vendendo il solo terreno e rinunciando agli introiti (e alla fatica) di una normale vendita di case chiavi in mano.
Grazie a un articolato programma di sinergie con le forze cittadine e di quartiere il progetto si propone come un modello possibile e praticabile per vivere nel forese senza sentirsi isolati dalla città, generando plusvalore sociale ed economico; nel concreto tale sperimentazione vuole anche servire alla messa a punto di programmi di rilancio e valorizzazione delle frazioni extraurbane delle nostre città